TERRE DEL FUTURO – Nove parole per guardare lontano – ottobre-novembre 2017 – Misano Adriatico

Scritto da il 14 Settembre 2017

TERRE DEL FUTURO

nove parole per guardare lontano

Cosa accadrà domani? Che ne sarà di noi? L’uomo si è sempre interrogato sul proprio futuro alla ricerca di certezze capaci di placarne l’inquietudine esistenziale. Si tratta di un atteggiamento insito nella natura umana, e tanto più manifesto quando, come nella società contemporanea, il presente appare incerto e precario. Spesso, peraltro, questo volgere lo sguardo al futuro si risolve, anziché nel tentativo di interpretare razionalmente il corso degli eventi, in una proiezione delle nostre aspettative sull’avvenire. Così, non di rado, finiamo per prefigurarci, più che quel che sarà, quel che vorremmo che fosse.

C’è d’altra parte da chiedersi se si possa davvero rintracciare un senso nel divenire delle cose. La crisi del pensiero moderno ha segnato il tramonto dell’idea di progresso, le cui radici originavano dal Cristianesimo. L’umanità non sembra più procedere verso alcun orizzonte di salvezza. Né pare che l’uomo sia in grado di imprimere alla storia una qualsivoglia direzione. Che tutto resti immutato o che ci attendano rivoluzioni non è dato sapersi. Ci troviamo, insomma, a brancolare nel buio in cerca di qualcosa che illumini la nostra strada.

Un invito a riflettere sul domani per tentare di fare chiarezza, tra previsioni disincantate e speranze, ci viene offerto dalla rassegna Terre del futuro: nove parole per guardare lontano, la nuova e attesa rassegna promossa dalla biblioteca comunale di Misano Adriatico, che si terrà, come consuetudine, nei mesi di ottobre e novembre. La kermesse filosofica, a cura di Gustavo Cecchini, costituisce da oltre due decenni un appuntamento culturale di primo piano ed anche quest’anno vedrà, nei nove incontri in calendario, l’avvicendarsi di alcuni tra i massimi intellettuali italiani. Ognuno di essi tratteggerà un quadro del futuro che ci attende partendo da una parola che ritiene ne sia particolarmente rappresentativa.

Si inizia mercoledì 4 Ottobre con Umberto Galimberti con la parola LIBERTA’.

A seguire (venerdì 13 Ottobre) dialogo tra lo scienziato Edoardo Boncinelli e il filosofo Umberto Curi sulla parola VERITA’.

Venerdì 20 Ottobre Marco Guzzi interloquirà insieme al giovane pensatore Diego Fusaro sul tema dellaRIVOLUZIONE.

L’intervento di Carlo Sini alla rassegna (venerdì 27 ottobre) avrà invece ad oggetto la MEMORIA ed il rapporto intrattenuto dalla stessa con l’avvenire.

Ma il futuro richiede anche FIDUCIA. Ed è proprio su ciò che richiamerà l’attenzione del pubblico il filosofo Salvatore Natoli (venerdì 3 novembre).

Pensare al futuro comporta poi una riflessione sul lungo termine. Quel che ci stimola ad andare avanti è infatti la ricerca, il desiderio, la convinzione che la felicità esiste e che sia un nostro diritto ottenerla. Fino a che punto, tuttavia, è consentito spingere questa indagine? Si parla spesso di sostenibilità, quasi sempre in relazione allo sviluppo, ma esiste anche una felicità sostenibile, quella in cui il benessere proprio ed altrui coincidono senza che l’uno sia anteposto all’altro. Una nuova sensibilità è richiesta dunque all’uomo moderno, e di questa discuterà l’economista Stefano Zamagni venerdì 10 Novembre

È invece UMANESIMO la parola con cui farsi interpreti del futuro per Massimo Cacciari, che argomenterà diffusamente le ragioni di tale scelta nel corso della propria lezione (mercoledì 15 novembre).

Venerdì 17 novembre ospite della rassegna è Nicola Mai, sociologo e antropologo dell’università di Kingston, che da anni si occupa invece del fenomeno dell’IMMIGRAZIONE. Troppo spesso considerato come esclusivamente drammatico, si tratta in realtà di un processo animato dalla speranza, più che dalla disperazione. Lontano dai sensazionalismi mediatici, che vogliono i migranti come vittime e schiavi, il giovane documentarista ripercorrerà i viaggi di tanti uomini e donne, le loro traiettorie esistenziali, raccontandoci i sogni ed i moventi che li inducono a partire.

Concluderà la rassegna la parola AMORE (venerdì 23 novembre). A spiegarne il significato in relazione alle sfide che si pongono di fronte a noi sarà Michela Marzano, docente di filosofia morale all’Università Descartes di Parigi.

Gli incontri si terranno presso il cinema – teatro Astra di Misano Adriatico con inizio alle ore 21.00. Ingresso libero sino ad esaurimento posti.

Info:0541.618484


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