Incontri con l’autore: mercoledì 15 giugno ore 21 ANTONIO CASTRONUOVO “Ossa, cervelli, mummie e capelli” – SPAZIO°Z di Radio Talpa
Scritto da il 11 Giugno 2016
Prosegue il ciclo d’incontri con l’autore in collaborazione con la Libreria Sogni e Bisogni di Gabicce Mare.
Mercoledì 15 giugno ore 21: lo scrittore Antonio Castronuovo presenta il suo ultimo libro
“Ossa, cervelli, mummie e capelli” (Quodlibet Editore).
SPAZIO°Z di Radio Talpa – via Del Prete, 7 – Cattolica – Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
La conferenza sarà trasmessa in diretta radio su www.radiotalpa.it
Il libro: “Ossa, cervelli, mummie e capelli”
“Cosa hanno in comune il cranio di Mozart e il cervello di Einstein? La mummia di Lenin e quella di Jeremy Bentham? I capelli di Beethoven e il pene di Napoleone? Lo scheletro di Cartesio e il dito indice di Galileo? Semplice: sono tutte «reliquie profane», pezzi anatomici di personaggi celebri che costituiscono la controparte laica delle tante reliquie sacre.
In dieci racconti veritieri, il libro tratta un tema originale per l’editoria italiana: la permanenza di questi pezzi organici, e i prodigiosi tragitti che hanno compiuto in secoli di storia, da un istituto all’altro, da un collezionista all’altro, da un ladro all’altro. Vicende reali e un po’ forsennate, grottesche e curiose, che hanno trovato la loro finale magnificenza nei corpi plastinati, tecnica mediante la quale ognuno può diventare reliquia di se stesso”.
L’autore
Antonio Castronuovo (Acerenza, Potenza, 1954), saggista e critico, vive a Imola. Ha pubblicato diverse opere di saggistica: Corsia privilegiata (1985), Béla Bartók (1995, sag. musicologica), Al mercato del tempo (1997), Il Futurismo ad Imola (1998, sag. storica), presso Stampa Alternativa, Suicidi d’autore (2003), Libri da ridere: la vita i libri e il suicidio di A.F. Formiggini (2005), Macchine fantastiche: manuale di stramberie e astuzie elettro-meccaniche (2007), Ladro di biciclette: cent’anni di Alfred Jarry (2008), La vedova allegra: storia della ghigliottina (2009). Il suo ultimo saggio si intitola Emil Michel Cioran (Liguori, 2009).
Ha inoltre curato l’edizione di: Luciano di Samosata, L’elogio della mosca (1995, letteratura mondo antico); Friedrich Hebbel, Diari (1998, letteratura diari). Ha conseguito due significativi premi in concorsi letterari per la saggistica: 1985, “Cesare Pavese”; 1986, “La serpe d’oro”.
In ambito aforistico ha pubblicato Palingenesi del frammento (Antonio Pellicani editore, 1995), Rovi (con pseudonimo Roberto Asnicar, Stampa Alternativa, 2000), Quilismi per un bambino ucciso (con pseudonimo Roberto Asnicar, Via Herákleia, 2001), Il mito di Atene (La Mandragora, 2001), Tutto il mondo è palese (Mobydick, 2006), Se mi guardo fuori: diari e aforismi 1995-2007 (La Mandragora, 2008).
Nel suo “ingegno multiforme”, Antonio Castronuovo ha dedicato particolare attenzione al genere aforistico, tentando anche delle ardite sperimentazioni stilistiche e contenutistiche rispetto al modello classico della massima tradizionale.
Collabora con vari editori e riviste: “Il Caffè illustrato”, “Belfagor”, “Il Lettore di provincia”, “Cortocircuito”, “Il Ponte” “Technè”, “Stilos”, Platypus” ecc.). Ha da ultimo curato Miguel de Unamuno, Nebbia (Rizzoli bur, 2008), Stendhal, Il rosso e il nero (Barbèra, 2009), Simone Weil, “A un giorno” e altre poesie (Via del Vento, 2009), Isabelle Rimbaud, L’ultimo viaggio di mio fratello Arthur (Via del Vento, 2009), Albert Camus, La commedia dei filosofi. Ha tradotto scritti di Jarry, Apollinaire, Eluard, Picasso, Matisse, Irène Némirovsky.
È considerato il massimo esperto di futurismo regionale romagnolo: ha pubblicato studi sul futurismo a Imola, Lugo, Ravenna e Rimini. Ha co-organizzato la mostra Romagna futurista (San Marino e Riccione, 2006), ha organizzato Futurismi a Ravenna (Ravenna, Biblioteca Classense, 2009), a Lugo la mostra sul futurista Pratella (ottobre 2010). Dirige “La Piè”, la più antica rivista di cultura romagnola (fondata da Aldo Spallicci nel 1920). Presiede la sezione imolese del “Movimento Federalista Europeo”. È presidente onorario della società di ispirazione olivettiana “Città dell’uomo” e lavorato al saggio Cornogiduglia! Storia della patafisica e a una nuova edizione di Pinocchio presso Rusconi-Barbèra.