Cortigiane e streghe a Venezia nel Seicento

Scritto da il 30 Maggio 2017

Sabato 3 Giugno siete invitati al terzo incontro del ciclo Presentazione libri e ricerche, che ospiterà Giulia Morosini con la relazione:
Cortigiane e streghe a Venezia nel Seicento.
Come poteva una cortigiana diventare una strega? Nella Venezia del ‘600 in molti processi per stregoneria dibattuti nel tribunale del Santo Uffizio si ritrovano donne che, per vivere, vendevano il proprio corpo. Non era però la stregoneria (reale o immaginata) il reato che i delatori volevano colpire, bensì, nella maggior parte dei casi, l’amore. La stregoneria costituiva l’accusa contro donne colpevoli di aver contratto un matrimonio percepito dalla società veneziana come illecito. La cortigiana innamorata e le sue relazioni, divennero un fattore di instabilità sociale che con le nuove disposizioni della controriforma non era più tollerato.

L’amore illecito, le sue manifestazioni fisiche e la condizione di relativa libertà di queste donne, crearono un sistema di significati in cui la cortigiana, intesa come elemento perturbante il corpo sociale, finì per essere additata come la strega per eccellenza.

La conferenza avrà luogo alle ore 17.

Museo della Marineria
Washington Patrignani
Viale Pola, 9
61121 Pesaro

Tel. e fax. 072135588
e-mail: museomarineria@comune.pesaro.ps.it
sito web: http://www.museomarineriapesaro.it

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