Mostra fotografica “SAN FRANCISCO 1967: LA SUMMER OF LOVE” – Spazio°Z – INAUGURAZIONE sabato 7 ottobre ore 17

Scritto da il 3 Ottobre 2023

SAN FRANCISCO 1967: LA SUMMER OF LOVE

Mostra fotografica Spazio°Z di Radio Talpa, via Del Prete, 7 – Cattolica

INAUGURAZIONE sabato 7 ottobre ore 17 per festeggiare i 110 (65 età + 45 di Radio) di Maurizio Benvenuti

Summer of Love (letteralmente “estate dell’amore”) è un’espressione che indica gli eventi trascorsi durante l’estate del 1967 nella città di San Francisco e quelli accaduti ad Haight-Ashbury tra il 1965 e il 1968, quando l’affluenza di migliaia di giovani in cerca di pace, amore e libertà fece della città californiana l’epicentro di una rivoluzione sociale e culturale senza precedenti.
Nel corso degli anni Sessanta lo sgretolamento del sogno americano e dei suoi ideali, con il fallimento della guerra del Vietnam, ebbero come conseguenza l’emergere di una nuova controcultura, non sempre di connotazione politica, che si oppose ai valori tradizionali attraverso la definizione di nuovi ideali di amore spiritualità e, contemporaneamente, attraverso una generale apertura all’uso di stupefacenti e un nuovo stile artistico-musicale psichedelico. Preludio della Summer of Love fu il Human Be-In, ideato e organizzato dall’artista Michael Bowen come “raduno di tribù”. L’evento, che ebbe luogo presso il Golden Gate Stadium il 14 gennaio del 1967, venne presentato come l’opportunità per unire le due fazioni, filosoficamente opposte, della controcultura californiana: da una parte i radicali di Berkeley, che insistevano per una maggiore militanza contro la guerra del Vietnam e il governo americano e dall’altra gli hippy di Haight-Ashbury che invece propendevano per metodi di protesta più pacifici. Il 12 gennaio, durante il comunicato stampa dell’evento, l’attivista Jerry Rubin affermò che il Be-In avrebbe mostrato hippy e radicali uniti in nome dello stesso obbiettivo: chiamarsi fuori dai giochi politici e dalle istituzioni che opprimevano e disumanizzavano il popolo degli Stati Uniti e creare una comunità guidata da valori di amore e pace e dove potessero nascere nuovi tipi di relazioni umane
All’alba del 14 gennaio una folla di circa 20.000 persone aveva già occupato il Golden Gate Park. Riuniti sul prato del campo di polo, salutarono il nuovo giorno con canti, incensi, fiori e bandiere, accompagnati dal suono di tamburi e dalla musica dei Jefferson Airplane e dei Grateful Dead.
Nella primavera del 1967 San Francisco diventa protagonista di un vero e proprio fenomeno mediatico: la città viene presentata alla radio e in televisione come simbolo di un nuovo movimento di controcultura e protesta, di un rinnovamento spirituale e della nuova rivoluzione musicale. Un sempre crescente numero di giovani invade il quartiere di Haight-Ashbury, mettendo in allarme le autorità e i governatori locali determinati a fermare il flusso di pellegrinaggio.
Il 5 aprile i leader della comunità hippy, durante la loro prima conferenza stampa, annunciarono la formazione del consiglio della Summer of Love.
ll 13 maggio venne lanciato il singolo San Francisco (Be Sure to Wear Flowers in Your Hair), scritta dal cantante dei The Mamas & The Papas John Phillips e cantata da Scott McKenzie. La canzone, che raggiunse subito la cima delle classifiche musicali di tutto il paese, preannunciava in arrivo con la nuova stagione, un clima di amore e ospitalità.
«Se stai andando a San Francisco,
Assicurati di indossare fiori tra i capelli,
Se stai andando a San Francisco,
Incontrerai persone gentili,
Per coloro che vengono a San Francisco,
L’estate sarà un love-in…». La canzone, inoltre, venne utilizzata per pubblicizzare il Monterey Pop Festival tenutosi tra il 16 e il 18 giugno, durante il quale presero parte artisti quali The Who, Grateful Dead, The Animals, Jefferson Airplane, The Jimi Hendrix Experience, Otis Redding, Ravi Shankar, The Byrds Janis Joplin etc… Il festival di Monterey, insieme a un’altra serie di concerti, fu uno degli elementi fondamentali che contribuirono ad attirare nella città californiana un sempre più ampio numero di persone.

L’inizio ufficiale della Summer of Love venne fatto coincidere con il solstizio d’estate.
Dopo mesi di concerti, raduni, feste e spettacoli teatrali il quartiere di Haight-Ashbury sembrava aver perso il bagliore iniziale, restituendo invece un’immagine di generale deterioramento: durante l’estate episodi di violenza e criminalità, nonché uno stato di degrado derivato da un diffuso impoverimento e dall’abuso di droghe avevano cancellato l’iniziale entusiasmo. Si era ormai diffusa l’idea che nel periodo estivo si era perso il senso centrale dell’evento e si stava solo rispondendo a un’immagine mediatica.
In autunno, dopo che un consistente numero di ragazzi e ragazze lasciò la città, come gesto emblematico che segnasse il tramonto della Summer of Love, un piccolo gruppo di hippy rimasti nella comunità allestì un funerale simbolico chiamato “The Death of the Hippie” (letteralmente: “la morte dell’hippy”). La cerimonia ebbe luogo presso il Buena Vista Park il 6 ottobre 1967, significativamente un anno esatto dopo che l’LSD venne dichiarato fuori legge. L’iniziativa rispondeva al desiderio di segnare simbolicamente la fine di un’era e rivendicare gli ideali e i sogni che avevano ispirato inizialmente gli abitanti di Haight-Ashbury. Nonostante la sua breve durata, l’esperienza di Haight-Ashbury ha rappresentato un’importante svolta politico-culturale, segnando profondamente gli ideali e l’immaginario di un’intera generazione.
Inizialmente il movimento si costruì intorno a un sentimento di coesione principalmente culturale. L’obbiettivo della comunità di Haight-Ashbury era quello di rivoluzionare ogni aspetto del tradizionale sistema sociale, ricercare alternative rispetto al comune e cauto pensiero borghese: la creazione di nuove prospettive, di forme liberatorie di espressione, di una realtà basata sulla condivisione e la ricerca un nuovo stile di vita, rappresentavano gli ideali principali a cui aspirava il movimento.
L’uso di droghe, come l’LSD, costituiva la porta d’accesso a un nuovo mondo di esperienze, alla spontaneità, alla scoperta di imprevedibili connessioni tra gli oggetti della realtà. Le immagini e visioni derivanti dall’esperienza di allucinogeni rappresentavano un’opportunità per rompere i confini dell’apparenza, un modo per esplorare i diversi livelli della percezione umana. La sensazione di vedere tutto fondersi in un’unica realtà, di far parte di un unicum, segna la filosofia hippy che riconosce come fondamentali valori  quello dell’amore, della coesistenza pacifica, dell’armonia, della bellezza e della libertà.


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