“COSTITUZIONE ITALIANA, LA GRANDE BELLEZZA INCOMPIUTA”
Viene definita la Carta Costituzionale “più bella del mondo”. Questo è assolutamente vero, ma dopo 73 anni è necessaria una valutazione critica in bianco-nero su ciò che ancora rimane incompiuto. Una Carta antifascista che vede, ad esempio, esponenti di partiti di destra che siedono nel Parlamento della Repubblica che ancora non riescono a proferire la parola “antifascismo”. E ancora quanto c’è da fare sul diritto al lavoro, la difesa dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio culturale-architettonico-archeologico. E poi l’uguaglianza e il riconoscimento di diritti vecchi e nuovi. Il paradosso che da tempo sentiamo protestare e gridare in nome delle “libertà costituzionali” individui che la storia li ha già visti come liberticidi. Aggiungiamo il malcostume della corruzione di tanti politici, e una larga parte di società civile ormai rassegnata, e spesso convivente, all’illegaltà diffusa. Insomma c’è da sapere e riflettere tantissimo per alimentare e applicare i princìpi democratici della nostra Costituzione.
Riflessioni e interventi “mitigati” da una colonna sonora sul tema di sicura suggestione.